L'Altare della Patria by Bruno Tobia

L'Altare della Patria by Bruno Tobia

autore:Bruno, Tobia [Tobia, Bruno]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Storica paperbacks
ISBN: 9788815230089
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2011-10-14T22:00:00+00:00


Capitolo quarto

Palcoscenico patriottico e quinta di regime

«La Tribuna» del 27 ottobre 1921 riferisce la notizia che il Comitato per le Onoranze al Soldato Ignoto aveva dato alla Federazione Cinematografica Italiana e all’Unione Fototecnici Cinematografici l’autorizzazione a riprendere il trasporto funebre e la solenne inumazione dell’Ignoto al Vittoriano, purché il film rimanesse in esclusiva proprietà del Comitato Nazionale degli Orfani di Guerra. Non sappiamo se i tre minuti di film che descrivono proprio queste scene, da Aquileia a Roma, montati in coda al documentario sulla Grande guerra «Gloria II», a cura dello Stato Maggiore dell’Esercito e conservato oggi presso l’Istituto Luce, corrispondano proprio al materiale girato dai due enti cinematografici. Ma è certo che anche per questo improvviso irrompere del cinema nella storia del Vittoriano, la manifestazione del 4 novembre del ’21 suona come un’anticipazione assai significativa degli anni successivi. Il Vittoriano alla fine degli anni Venti si sdoppia: la sua immagine di pietra, ripresa dall’Istituto Luce, si diffonde in celluloide per tutta l’Italia nelle sale di spettacolo e diviene familiare a tutti, anche a coloro che nella capitale non sono mai stati e mai vi si recheranno. La sua sagoma diventa riconoscibile come il Colosseo, come S. Pietro: anch’essa si impone nel panorama immaginifico del regime, intento a costruire la nuova Roma. Dal 1928 al 1943 il Catalogo dei cinegiornali Luce registra 249 occorrenze del Vittoriano; di queste 168 (il 67,4%) riguardano specificamente un omaggio reso al Milite Ignoto da una qualche personalità o dalle più svariate delegazioni, italiane o straniere; le restanti 81 (il 32,5%) o impegnano il monumento come luogo significativo, palcoscenico, tribuna di un evento (in 24 casi, pari al 9,6% del totale) o mostrano la Mole soltanto come mero sfondo, a volte appena fugacemente registrato, di una cerimonia o di una manifestazione che hanno altrove il loro centro focale (in 57 casi, corrispondenti al 22,8% del totale). Per gli andamenti delle presenze del Vittoriano nei cinegiornali Luce si registra un tetto pressoché costante tra le venti e le trenta occorrenze dal 1932 al 1939, con un minimo di 19 in quest’ultimo anno e un massimo di 28 nel 1936 e di 29 nel 1935; dal 1928 al 1931 registriamo, invece, le presenze solo in termini di unità (tranne nel 1929, anno in cui sono ben 25), e così avviene anche per gli anni di guerra, con i minimi del 1942 e del 1943 (2 comparizioni a testa). L’epoca della più fitta presenza è anche quella in cui massima è la coincidenza delle apparizioni del Vittoriano con la sua declinazione in quanto luogo in cui si svolge solenne l’omaggio al Milite Ignoto – magari all’interno di una cornice cerimoniale più vasta: 11 volte su 20 nel 1934, 15 su 23 nel 1935, 21 su 29 nel 1936, 22 su 28 nel 1937, 21 su 21 nel 1938 (il 100%!, come nel 1942 e 1943, ma le occorrenze di quegli anni, si ricorderà, furono appena 2) e 15 volte su 19 nel 1939. La regola ha la sua brava eccezione.



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